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Pubblicazioni che citano Engles PDF Stampa E-mail

App000112-150x150“Con un giovane di Udine che qui si dedi­cava alla missione di infermiere, certo Celotti, inviato al confino dopo il proscioglimento dal Tribunale Speciale cui era stato deferito per complicità con Zaniboni, e con un giovane medico di Fabriano, Profili, entrai in relazione con le bellezze femminili dell’isola, che dimo­stravano ai confinati politici una spiccata sim­patia, con dispetto degli ufficiali e dei gradua­ti dell’armata nera.

Timidamente ma curiosamente io osservavo le figure più rappresentative del mondo poli­tico travolto dal fascismo per cercare di spie­garmi le ragioni, caso per caso, del crollo che stava tragicamente rovinando il Paese.

Volpi di Roma e Rabezzana di Torino erano due deputati del partito comunista ormai pro­strati dal lungo isolamento e di null’altro pen­sosi che della loro quiete domestica. Il giorna­lista Carlo Silvestri andava esponendo invece con orgoglio ed a ripetizione quella serie di articoli da lui pubblicati sul « Corriere della Sera » dopo il delitto Matteotti e che egli rite­neva il più duro attacco sino allora inferto a Mussolini. Viveva alquanto isolato e godeva di una considerazione poco elevata. Soprattutto il suo socialismo non convinceva. E il suo av­vicinamento a Mussolini nell’ultima fase del­l’infausto regime darà ragione alla generale diffidenza di allora. L’ingegner Giuseppe Romi­ta, a cui si doveva l’organizzazione della bi­blioteca, aveva da poco ultimato la sua pena e fatto ritorno a Torino, dove la caduta del fascismo, gli ridarà rinomanza e autorità.”


App00035App00045Il giornale Fronte della gioventù appare nel febbraio 1944

Il giornale Fronte della gioventù appare nel febbraio 1944, a stam­pa, quale « organo della gioventù antifascista marchigiana ». È del tutto evidente, avendo presente le caratteristiche di cui s’è detto, l’im­portanza di questo giornale che, per quasi sei mesi, ha svolto opera di orientamento di coscienze desiderose di trovare collegamenti per la lotta, nelle scuole della regione e in numerose località di Pesaro, Ascoli Piceno, Ancona, specie tra i giovani contadini.

In una azione armata, cui fa riferimento la relazione del comando della brg. Lugli, cadono ad Albacina due aderenti al Fronte: Ercole Ferranti e Attilio Roselli.

In aprile i fascisti, dopo vari appostamenti, riescono a mettere le mani sul dr. Engels Profili, uno dei primi promotori e organizzatori del Fronte nelle Marche, responsabile poi dei giovani comunisti. Rico­nosciuto come tale, Profili viene passato per le armi.

Particolare difficoltà si è incontrata nella ricerca di notizie sicure circa la propaganda più minuta, anche a base di manifestini, certa­mente stampati e ciclostilati, svolta dal Fronte e sui mezzi utilizzati. Basti dire che uno scritto apparso sui giornali marchigiani della Resi­stenza, pubblicato anni or sono, forse proprio per mancanza di docu­mentazione adeguata al momento in cui fu elaborato, non nomina nemmeno il Fronte della gioventù. Stessa cosa dicasi per le testimo­nianze, vanamente cercate.


App00028 L’amnistia Togliatti

“………..escludevano dall’amnistia, in quanto svincolate – secondo la Cassazione – da finalità lucrative: «L’estorsione commessa occasionalmente durante l’attività collaborazionista e non costituente scopo unico e preminente in rapporto al fine della collaborazione col nemico invasore non costituisce fine di lucro agli effetti dell’applicazione dell’amnistia». La Cassazione escluse la finalità lucrativa dei furti effettuati da militi col beneplacito dei superiori: «È applicabile l’amnistia nel caso di milite fascista che abbia concorso all’impossessamento di somme per ordine superiore anche se su quelle somme abbia ricevuto il pagamento delle proprie paghe arretrate, non ricorrendo il fine di lucro per cui occorre che esso sia la causa determinante dell’azione».

Il fine di lucro ebbe una parte rilevante nella sorte dei prigionieri anglo-americani fuggiti dopo l’armistizio: chi li catturava riscuoteva una taglia. Nel dopoguerra i nodi vennero al pettine e le CAS inflissero una quantità di condanne sia ai delatori sia a chi, attratto dalla ricompensa, aveva dato la caccia ai fuggiaschi. In teoria l’amnistia non mutava i termini della questione, in quanto l’art. 13 escludeva dal beneficio chiunque avesse agito «in danno delle Forze Alleate o degli appartenenti a dette Forze». Ciò nonostante, distinzioni nominalistiche e acrobazie interpretative determinarono esiti opposti a quelli voluti dal legislatore. Tipica motivazione assolutoria: «La riscossione di un premio in denaro per la cattura di ex prigionieri inglesi non costituisce ostacolo all’amnistia se sia dubbio che essa sia stata il motivo determinante dell’attività collaborazionistica». Nemmeno l’incasso della taglia gravante sugli ex prigionieri costituiva finalità lucrativa, quando i soldi erano intascati da fascisti veraci: «Nel caso di aiuto alla cattura di prigionieri, la riscossione di lire 1800 di premio per ogni prigioniero non può integrare il fine di lucro quando le modalità del fatto e la fede fascista degli imputati escludano che la prospettiva del guadagno sia stata la determinante»; le 9000 lire corrisposte complessivamente dal comando germanico a tre cremonesi furono ritenute ininfluenti, in quanto gli imputati erano «vecchi squadristi iscritti al fascio repubblichino, sentivano un dovere morale di avvertire il tedesco invasore dei prigionieri alleati». Bisogna tuttavia rimarcare che nei casi di straordinaria gravità, per omicidi o torture contro prigionieri alleati, i tribunali militari anglo-americani rivendicarono la propria potestà giurisdizionale e pronunziarono condanne severe, inclusa la fucilazione (si vedano alcuni episodi riportati nella Cronologia).

Tra gli amnistiati figura Adriana Barocci, una commessa di Fabriano divenuta spia (nome di copertura «Katjiuscia»), responsabile della cattura e della fucilazione del dirigente del CLN cittadino Engles Profili e dei partigiani Giuseppe Pili, Elvio Pigliapoco e Ivan Silvestrini. Il ricordo delle scelleratezze compiute dalla donna si era impresso a fondo nella comunità fabrianese se ancora alla metà de­gli anni Novanta, alla voce che la Barocci era tornata in zona, si svol­sero manifestazioni spontanee di protesta.


ANPI -”Storia del Fronte della Gioventù nella Resistenza”,
di Primo De Lazzari,
Mursia editore
Prefazione di Gillo Pontecorvo.

Il “Fronte della Gioventù”, la più nota ed estesa organizzazione dei giovani impegnati nella lotta di liberazione in Italia, venne costituito a Milano nel gennaio 1944, in forma unitaria, dai rappresentanti dei giovani comunisti, socialisti, democratici cristiani, al quali si uniscono subito i giovani liberali, del Partito d’Azione, repubblicani, cattolici comunisti, le ragazze dei Gruppi di Difesa della Donna (dai quali in seguito sorgerà l’UDI), dei giovani del Comitato contadini. La base ideale e programmatica fu elaborata da Eugenio Curiel, giovane scienziato triestino, già confinato dal fascismo a Ventotene, ucciso a Milano il 24 febbraio 1945. Per il suo eccezionale contributo recato alla mobilitazione dei giovani nella lotta partigiana Curiel è stato insignito di medaglia d’oro alla memoria. La storica riunione di costituzione del Fronte della gioventù, si svolse – auspici due religiosi (padre Davide Turoldo e padre Camillo De Piaz) – nel convento dei Servi di Maria adiacente alla Chiesa di San Carlo al Corso. Un embrione di organizzazione, non ancora su basi così larghe ed unitarie politicamente, era esistente a Milano fin dall’ottobre 1943, promossa da Gian Carlo Pajetta e da Luigi Longo, attorniati da un gruppo di studenti universitari, intellettuali e giovani operai. Il Fronte della gioventù (sigla FDG) ha recato un contributo assai rilevante alla lotta di liberazione. Centinaia e centinaia di giovani aderenti al Fronte sono caduti tra i partigiani, parecchi di essi sono stati decorati di medaglia d’oro e d’argento, hanno avuto funzioni di comando nelle varie formazioni combattenti. Molti sono gli aderenti al Fronte, caduti con le armi in mano, o torturati nelle carceri, che hanno stupito gli stessi tedeschi e i fascisti. Tra essi, per tutti, ricorderemo Gianni Masi (deceduto in Germania, in campo di prigionia), Renato Quartini (fucilato a Genova), Dolfino Ortolan (caduto vicino a Treviso), Sandro Cabassi, Francesco Biancotto, Engels Profili, i giovani del Fronte impiccati dai tedeschi a Premariacco, i ragazzi fucilati al campo Giuriati di Milano, Giordano Cavestro, Giacomo Ulivi, Elio Boizacco, i 4 ragazzi fucilati a Milano in via Botticelli, Sergio Murdaca orribilmente seviziato e accecato a Cremona, Renzo Gasparini, Vincenzo Terenziani, Vittorio Tognoli, Vasco Scaltriti, gli 8 giovani fucilati sul Senio (Ravenna), Vinicio Culedda, Vittorio Di Dario, Renzo Cattanea, Giorgio Latis, Bruno Riberti, Stefano Peluffo, Domenico Mosti, Luciano Righi, Francesco Fochesato, Paolo Galizia, Sergio Posi. Alcuni di questi caduti hanno 14 anni (come Fochesato), 16 anni (come Ortolan); tutti sono giovanissimi, molti studenti, diversi operai e contadini. Il Fronte della gioventù fu riconosciuto dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia. L’enorme contributo portato dal Fronte alla fase insurrezionale del 25 aprile nell’Italia del nord (e in precedenza a Firenze e Bologna) è testimoniato da diverse relazioni del Comando del Corpo Volontari della Libertà, dalla direzione del Comitato di liberazione, dalle testimonianze di parecchi comandanti e commissari di formazioni partigiane. (p.d.l.)


Da”sm900 storia delle marche”
Engels Profili
Un uomo, un’idea, un martire
Fabriano, [22 aprile 1945]

Pubblicazione edita ad un anno dalla morte di Engels Profili, la più importante e nota figura della resistenza fabrianese, avvenuta il 22 aprile 1944. Contiene la sua biografia con richiami alla sua passione per la medicina e la politica. Viene ricordato il suo lavoro dopo il 25 luglio e soprattutto dopo l’8 settembre, come responsabile del movimento comunista fabrianese e poi come capo del movimento di liberazione. Seguono articoli di compagni e colleghi che lo ricordano. Il numero si chiude con la proposizione dei suoi ultimi scritti.

Collocazione esemplari:
Irsmlm (fotocopia)

vedi: scritti su Engles

 
Engles Profili 2010 - Pubblicazione a cura di Lykonos