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Resistenza - ANPI Il Fronte della Gioventù PDF Stampa E-mail

Per saperne di più: “Storia del Fronte della Gioventù nella Resistenza”, di Primo De Lazzari , Mursia editore, Prefazione di Gillo Pontecorvo.

Il “Fronte della Gioventù”, la più nota ed estesa organizzazione dei giovani impegnati nella lotta di liberazione in Italia, venne costituito a Milano nel gennaio 1944, in forma unitaria, dai rappresentanti dei giovani comunisti, socialisti, democratici cristiani, al quali si uniscono subito i giovani liberali, del Partito d’Azione, repubblicani, cattolici comunisti, le ragazze dei Gruppi di Difesa della Donna (dai quali in seguito sorgerà l’UDI), dei giovani del Comitato contadini. La base ideale e programmatica fu elaborata da Eugenio Curiel, giovane scienziato triestino, già confinato dal fascismo a Ventotene, ucciso a Milano il 24 febbraio 1945. Per il suo eccezionale contributo recato alla mobilitazione dei giovani nella lotta partigiana Curiel è stato insignito di medaglia d’oro alla memoria. La storica riunione di costituzione del Fronte della gioventù, si svolse – auspici due religiosi (padre Davide Turoldo e padre Camillo De Piaz) – nel convento dei Servi di Maria adiacente alla Chiesa di San Carlo al Corso.

Un embrione di organizzazione, non ancora su basi così larghe ed unitarie politicamente, era esistente a Milano fin dall’ottobre 1943, promossa da Gian Carlo Pajetta e da Luigi Longo, attorniati da un gruppo di studenti universitari, intellettuali e giovani operai.

Il Fronte della gioventù (sigla FDG) ha recato un contributo assai  rilevante alla lotta di liberazione. Centinaia e centinaia di giovani aderenti al Fronte sono caduti tra i partigiani, parecchi di essi sono  stati decorati di medaglia d’oro e d’argento, hanno avuto funzioni di  comando nelle varie formazioni combattenti. Molti sono gli aderenti al   Fronte, caduti con le armi in mano, o torturati nelle carceri, che hanno  stupito gli stessi tedeschi e i fascisti. Tra essi, per tutti, ricorderemo  Gianni Masi (deceduto in Germania, in campo di prigionia), Renato Quartini  (fucilato a Genova), Dolfino Ortolan (caduto vicino a Treviso), Sandro  Cabassi, Francesco Biancotto, Engles Profili, i giovani del Fronte  impiccati dai tedeschi a Premariacco, i ragazzi fucilati al campo Giuriati  di Milano, Giordano Cavestro, Giacomo Ulivi, Elio Boizacco, i 4 ragazzi   fucilati a Milano in via Botticelli, Sergio Murdaca orribilmente seviziato  e accecato a Cremona, Renzo Gasparini, Vincenzo Terenziani, Vittorio  Tognoli, Vasco Scaltriti, gli 8 giovani fucilati sul Senio (Ravenna), Vinicio Culedda, Vittorio Di Dario, Renzo Cattanea, Giorgio Latis, Bruno Riberti, Stefano Peluffo, Domenico Mosti, Luciano Righi, Francesco Fochesato, Paolo Galizia, Sergio Posi. Alcuni di questi caduti hanno 14 anni (come Fochesato), 16 anni (come Ortolan); tutti sono giovanissimi,  molti studenti, diversi operai e contadini.  Il Fronte della gioventù fu riconosciuto dal Comitato di Liberazione  Nazionale Alta Italia. L’enorme contributo portato dal Fronte alla fase   insurrezionale del 25 aprile nell’Italia del nord (e in precedenza a  Firenze e Bologna) è testimoniato da diverse relazioni del Comando del Corpo Volontari della Libertà, dalla direzione del Comitato di   liberazione, dalle testimonianze di parecchi comandanti e commissari di   formazioni partigiane.

(p.d.l.)

 

 
Engles Profili 2010 - Pubblicazione a cura di Lykonos